Macchine semplici |
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_2xx Macchine da guerra |
Le macchine semplici sono gli elementi su cui si basano le complesse macchine di Leonardo. Esse non sono state inventate da Leonardo ma egli le utilizza, combinandole, per creare macchine più complesse che hanno scopi precisi. |
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Puleggia/carrucola ~ Codice Madrid I, f. 71r |
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Le carrucole, semplici o composte, servono per sollevare pesi direzionando la forza di tiro di una corda in una direzione diversa dalla forza di trazione.
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Piano inclinato ~ Codice Madrid I, f. 64v |
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Il piano inclinato sfrutta il peso di un oggetto che scivola o rotola su di esso per spostarlo in direzione diversa da quella perpendicolare. |
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Leva ~ Codice Madrid I, f. 23r |
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La leva è costituita da un asse rigido che poggia su un punto di rotazione. La forza applicata ad un'estremità si trasmette all'altra estremità con intensità proporzionale alla distanza dal fulcro. |
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Ingranaggi dentati ~ Codice Madrid I, f. 5r |
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Leonardo affronta scientificamente il concettodi trasmissione a ingranaggi dentati, studiando l'interazione dei denti tra due ruote di diversa dimensione e traendone regole geometriche. |
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Giunti ~ Codice Madrid I, f. 62r |
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I giunti servono per serrare meccanicamente due estremi. Leonardo ne disegna molti tipi e suggerisce alcune geometrie e tecniche di trattamento a cera e olio per realizzare un giunto in legno perfetto che una volta incastrato non si possa estrarre. |
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Ingranaggio a lanterna ~ Codice Madrid I, f. 13r |
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L’ingranaggio a lanterna o gabbia è l’inverso di un ingranaggio dentato a cui è sempre
applicato. Due dischi serrano molti pioli cilindrici attorno al perno che ingranano i denti
di un ingranaggio. Lo spazio vuoto tra i pioli serve come alloggiamento dei denti. Viene
usato spesso perché è più facile da costruire e può avere un’escursione verticale mentre è
in funzione. L’ingranaggio a corona è come un grosso ingranaggio a lanterna senza uno dei
due piatti a cui viene sempre affiancato un ingranaggio a lanterna. |
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Biella-manovella ~ Codice Madrid I, f. 28v |
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Il sistema biella-manovella è
utilizzato per trasformate il moto
rotatorio in lineare alternato. A una ruota viene applicata
una manovella alla
cui estremità è
vincolata una
biella. La biella è
un sistema composto
da due aste unite
tramite perni. L’asta
finale della biella è vincolata
a muoversi solo in una
direzione e ricevendo una spinta
e una trazione dalla manovella
collegata si muove di conseguenza. |
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Cuneo ~ Codice Madrid I, f. 47r |
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Il sistema biella-manovella è utilizzato per trasformate il moto rotatorio in lineare alternato. A una ruota viene applicata una
manovella alla cui estremità è vincolata una biella. La biella è un sistema composto da due aste unite tramite perni. L’asta finale
della biella è vincolata a muoversi solo in una direzione e ricevendo una spinta e una trazione dalla manovella collegata si muove di
conseguenza. |
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Asse ~ Codice Madrid I, f. 13r |
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Il concetto di asse e ruota è al “centro” di tutti gli ingranaggi. L’asse appoggiato o infilato in una
cavità circolare riesce a ruotare mentre mantiene la sua posizione. Leonardo ne studia anche gli
effetti di usura a seconda dei materiali utilizzati. |
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Fermi ~ Codice Madrid I, f. 117r |
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Per applicare un freno a un meccanismo a
ingranaggi Leonardo usa spesso una leva
che si incastra contro i denti sagomati di
una ruota bloccandola. In questo modo,
però, la ruota è comunque libera di ruotare
nell’altro senso, la leva del fermo può essere
aiutata da una piccola molla a ritornare in
posizione. Questo fermo è utilizzato spesso
per sistemi di sicurezza e nel caricamento
delle balestre. |
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Volano ~ Codice Madrid I, f. 114r |
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Il volano è un accumulatore di energia cinetica, Leonardo lo chiama “moto
aumentativi”. All’inizio serve molta forza per mettere in rotazione il peso
attaccato o costituito dalla ruota stessa, poi però quando è in rotazione
è il peso stesso a restituire la sua forza rendendo difficile frenare il
sistema. Il volano sarà fondamentale nella macchina a vapore di
Watt e nei sistemi a feedback. |
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Articolazioni ~ Codice Madrid I, f. 100v |
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I vari tipi di articolazione meccanica sono fondamentali nella costruzione
di robot e automi. Nel codice Madrid I se ne trovano di diversi tipi. Alla
base c’è l’uso del perno/asse, per ogni perno si ha un grado di libertà di
rotazione. Innovativa e sorprendente è l’articolazione a sfera a innesto che
consente d’imitare l’articolazione delle ossa umane con un’ampia libertà di
movimento. |
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Camma ~ Codice Madrid I, f. 6v |
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La camma è un dispositivo realizzato con una ruota con profilo
irregolare o con innesti che creino il profilo voluto. La ruota irregolare
spinge o sposta con il suo bordo una leva e le fa compiere un movimento
che ne segue il profilo. In questo caso, il profilo alza il martello con una
leva per poi farlo cadere con un colpo per ogni rotazione della camma. |
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Catene ~ Codice Madrid I, f. 10r |
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Leonardo disegna numerosi tipi di catene. La catena è un insieme di elementi
metallici collegati tra loro tramite perni. Rispetto a una carrucola, la catena
può essere afferrata tra i denti di un ingranaggio ed è comunque più
resistente. È errato individuare qui la prova dell’ideazione della
bicicletta con pedali e catena poiché Leonardo disegna
solo sistemi a catena verticali allo scopo di sollevare
pesi o contenitori. |
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Cuscinetti ~ Codice Madrid I, f. 20v |
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Leonardo per primo studia seriamente l’utilizzo dei cuscinetti per ridurre l’attrito. Se tra
due superfici rotanti vengono interposte delle sfere od oggetti cilindrici, questi riducono
enormemente l’effetto di attrito che tenderebbe a fermare il meccanismo. Leonardo studia
diverse forme e materiali a seconda del loro utilizzo. |
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Vite ~ Codice Madrid I, f. 86v |
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La vite è analizzata matematicamente e
geometricamente da Leonardo che la descrive come un
piano inclinato avvolto su un asse. In questi termini il “dado”
scivola e sale sul piano della vite spostandola. Una sezione di vite può
essere usata per ingranare una ruota dentata e in questo caso prende il nome di vite
senza fine. |
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Molla ~ Codice Madrid I, f. 84r |
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La molla è un lungo pezzo metallico, elastico, avvolto più volte a
spirale attorno a un asse. Se l’asse viene ruotato, la banda metallica si
comporta come un accumulatore d’energia elastica che viene rilasciata
riportando l’asse nella posizione iniziale. Principale caratteristica
delle molle è che l’energia elastica accumulata è massima all’inizio del
rilascio e molto debole a fine corsa. Le molle a spirale restituiscono una
forza rotante quelle di altra forma restituiscono la forza in direzione
opposta all’accumulazione. |
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Pendolo ~ Codice Madrid I, f. 61v |
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La proprietà principale di un pendolo è
che (semplificando) il tempo d’oscillazione
è proporzionale alla lunghezza del filo
e indipendente dal peso e dall’arco di
oscillazione. Leonardo ne studia gli effetti e lo
applica come motore di numerosi congegni, non
solo quello di misurazione del tempo, ma anche
come motore per mulini e meccanismi. |
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